mercoledì 10 marzo 2010

Parola di Alessia

SE, la prima mattina di sole dopo 40 giorni di freddo e grigio decidi di mettere un vestitino e arrivando in Ambasciata l’autista ti dice “Come sei carina vestita da femmina”, qualcosa nelle tue previsioni non ha funzionato!

Arrivi da un Paese in cui hai festeggiato il Natale con un lungo pranzo in terrazza con tanto di magliettina in cotone, devi preparare la valigia per una destinazione dove le temperature sono sempre sotto zero e tu non mai visto la neve per piú di due giorni consecutivi.

Questa è l’occasione perfetta per indossare sciarponi e cappellini di lana acquistati in frentici pomeriggi di shopping e rimasti ignorati nel tuo armadio per lunghi mesi, adesso è arrivato il momento per rivendicare la loro utilitá a te stessa, ma soprattutto a tua madre, la quale ti urlato contro il giorno che sei tornata a casa con tali inutili ingombri!

Arrivi in questa meravigliosa cittá e sei incappucciata dalla testa ai piedi, solo i tuoi occhi possono godere della dolce sensazione di –5 gradi!

Pensi che sia normale un simile abbigliamento, in fondo la cittá á tutta ricoperta di neve!

Ma poi ad un certo punto inizi a notare degli strani individui in bicicletta, girano ad ogni ora del girono e della notte, sfidando in maniera naturale qualsiasi avversitá climatica, neve, pioggia, vento, TUTTO! E poi arriva il giorno in cui, mentre sei ferma ad aspettare che il semaforo diventi verde, con il tuo solito capuccio e lo sciarpone di lana, ti ritrovi accanto ad una tipa in bici, con tanto di minigonna, scarpa ballerina e capello biondo in bella vista e ripenso a quando la collega dell’ambasciata ti ha detto:”qui i danesi non ti cagano proprio, sono diversi dagli italiani”.

E te credo, giá non sono svegli di loro se poi tu giri che a confronto il burqa pare un modello di vestito da bagno, ma quando mai ti guardano?!

Ecco cosa voleva dire “Come sei carina vestita da femmina”!


Alessia